mercoledì 16 dicembre 2009

Uso e abuso delle tecnologie nei giovani

http://www.lopinionista.it/notizia.php?id=141
Negli ultimi anni la diffusione della tecnologia informatica ha introdotto notevoli cambiamenti nello stile di vita un importante elemento di innovazione e supporto alla didattica nelle scuole di ogni ordine e grado.
Il Segretario generale dell’Eurispes, Prof. Marco Ricceri, ha illustrato nel corso della Prima Conferenza Internazionale su Media ed Educazione, dati e risultati emersi in particolare dal Rapporto Italia 2007 e dal 7° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Tali dati denunciano che ormai in Italia il 56% dei bambini tra i 9-10 anni ha un telefono cellulare, il 38,7% lo utilizza soprattutto per inviare dei messaggi sms, il 30,2% fa in media da una a tre telefonate al giorno, il 32,5% lo spenge solo prima di andare a dormire. I giovani fra i 16 ed i 24 anni si inviano in media 15 messaggi al giorno.” Uno studio condotto dal prof. Daniele La Barbera dell’Università di Palermo su un campione di oltre 2.200 studenti delle scuole superiori e pubblicati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, evidenzia che un adolescente italiano su cinque soffre di comportamenti disfunzionali rispetto all’uso di cellulari, di Internet e dei nuovi tecno-apparati.

2 commenti:

  1. Ciao Margherita, leggo dall'articolo le nuove emergenze psico-sociali come i comportamenti disfunzionali, l'autismo digitale, le forme di attaccamento quasi maniacali nei riguardi dei "gadget" tecnologici.. E trovo fortemente interessante e utile la proposta, fatta nell'articolo, di permettere agli studenti di seguire, insieme a tutte le altre discipline curriculari, anche un percorso psico-educativo teso a promuovere lo sviluppo delle competenze socio-emotive dei giovani. Un articolo che fa riflettere sull'esigenza della nascita di figure di affiancamento che accompagnino la costruzione identitaria in questo "nuovo"e sempre più complesso mondo.

    RispondiElimina
  2. Concetti molto pregnanti, che considerano l'individuo da molteplici e doverosi punti di vista

    RispondiElimina